
La Fondazione Magnetto sta collaborando al progetto “Pollicino” con l’Associazione Il sale della Terra e i Piccoli Comuni del Welfare. Il progetto Pollicino è stato avviato per costruire una catena umana di recupero e salvataggio per accogliere i profughi, per lo più nuclei familiari composti da donne, da bambini o da anziani, per far si che possano godere in tempi brevi di una dimora stabile in cui poter ricominciare a vivere, senza mai perdere il contatto con la propria terra. Come la fiaba di Pollicino, le persone hanno vissuto il distacco dalla loro famiglia ma da un lato saranno accompagnate seguendo un processo di integrazione nella nuova terra di accoglienza, dall’altro, attraverso le briciole di memoria e di storia, saranno sempre ben connesse alla terra di origine che hanno dovuto abbandonare in condizioni esistenziali drammatiche, circostanza che caratterizzerà per sempre la vita dei piccoli profughi.
Il progetto garantisce:
- una prima accoglienza in Polonia in emergenza ma di qualità e per tempi brevi che consenta di individuare i loro bisogni, impegnandoci a non sradicare i profughi dalle loro terre, sostenendo sempre un ricongiungimento tra la vita prima dell’aggressione e quella successiva, con particolare attenzione per i bambini;
- pratiche di relocation dei profughi in sistemi di buona accoglienza che rispondano il più possibile alle esigenze da loro espresse personalizzando l’integrazione nei contesti italiani e polacchi della buona accoglienza, in particolare all’interno della Rete dei Piccoli Comuni italiani del Welcome;
- riduzione dei disagi logistici, psicologici ed esistenziali dei profughi attraverso una costante mediazione linguistica e culturale per la riduzione del sentimento di “sradicamento” subito a seguito dell’aggressione.